sabato 23 maggio 2015

L'applauso negato

 
 
Sono soltanto parole, alla fine,
che vivono sull'albero presente
smeraldi sui rami o d'ambra a cadere
figlie di una viva pianta silente
 
Sono spoglio nel gelido incompreso
delle mie foglie nemmeno ho memoria
le ho lasciate planare, esuberante,
credendomi leggenda sempreverde
 
Lascerò riposare le radici
e linfa accudirò sotto corteccia
e ad ogni gemma, quando è primavera,
mai racconterò mute storie di altri
 
perchè l'applauso, quando vien negato,
frastorna di un dolore da non dire
ed io qui in piedi, fermo nella terra,
ci posso stare non per ciò che mostro
 
Con la mia chioma di oscillanti lemmi
spettino gli sguardi a volare in cielo
ma la mia altezza è tale in proporzione
a quanto nel sommerso so affondare
 
e in questo inverno che l'anima nutre
effimera forza lascio alla tormenta
e da natura, che mi sa accudire,
disseto al pianto che insapora vita.

04/05/15
 
 
(Oliviero Angelo Fuina - Tutti i diritti riservati)


Poesia premiata con "Menzione d'onore" al Concorso Letterario Nazionale
"Mani in volo" II Edizione (12/09/2015)


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