mercoledì 31 luglio 2013

Canzone di Luglio a tavolino



Le mosche, troppe, non san più se è il tempo
di danze in volo o di picchiate a terra
per poi arrischiarsi sulla nuda pelle
dai sogni attratte di seconda mano

In questo mese sincopato e caldo
d'afa e di Blues dietro finestre aperte
che è più di un anno che vivo 'sti giorni
senza mai niente d'aspettare al varco

Sarà l'inedia o tutta la fatica
di questa vita mai partita ai blocchi
sorda allo sparo di occasioni attente
o più distratta da parole pigre

che mi parlavano senza il silenzio
per farmi correre da me a ritroso
ma sopra il ponte lego le caviglie
pregando elastici per ritornare

Ed è un'estate che oramai non vale
senza certezze d'alghe e di ombrelloni
di un viaggio che finisca dall'inizio
che possa avere foto da salvare

Amica mia tu sai fra quante intendo
la più speciale ma non faccio nomi
se tu che ascolti sei davvero antica
dammi una nota per cantare insieme

I miei timori in carta piatta e lenta
a notte fonda più di mille inchiostri
potrei ingannarmi un altro canovaccio
ma è assente un pubblico a disapprovare

E resto a Luglio, sempre più sospeso,
tra ieri e un oggi che non so iniziare
è una partenza da bollino nero
ma prima o poi forse dovrei arrivare.

(30/07/13)

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